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Data:

1579-05-02

Abbreviazioni e sigle

Scheda:

046 «1579. Si congregò il Capitolo in Santa Maria Bianca di Ferrara li 2 maggio.
- Fu letta una lettera di mons. Patriarca di Venezia, ed ascoltata eziandio la relazione de magnifico sig.r Giambattista Contarini, che domandava aiuto per cominciare il suo Seminario.
- Fu accetto alla professione Gio. Meloni da Como.
- Ordine che il Superiore non possa alienar cosa benché minima della Religione e di chiesa senza la facoltà del Capitolo.
- Che il Superiore Generale non possa senza detto Capitolo far un Vicario Generale, Procuratore, e Visitatori Generali, né accettare niun sacerdote secolare maggiore di 40 anni, od altra persona incognita, senza assenso Capitolare.
- Che lo stesso Superiore, e vogliam dir Generale non dia luoghi a Propositi o Rettori d'ammettere alcuno alla professione in generale; ma che terminato l'anno della probazione proponerlo alla Congrega ed accettato darne ragguaglio al detto P. Generale ed attendere da lui la particolare licenza.
- Convocati 18 Vocali del Capitolo, distribuiron le cariche definitoriali come segue: D. Bernardino Castellani Prep. Generale an. 2, Consiglieri D. Gio. Scotto an. 2, D. Francesco da Trento an. 1, Vicario Generale D. Gio. Scotto an. 2; Definitori: D. Rinaldo da Salò, D. Giovanni Tedaldo, D. Luigi Migliorini e D. Gabriele Brocco. Cancelliere D. Battista Gonelli (Gonella, Ndr) da Savona.
- Decreto che il Cancelliere si elegga dal Capitolo e duri quanto il Generale.
- Fu eletto Vocale del Capitolo D. Guglielmo Pasquina da Vercelli.
- Venne risoluto che si accetti in Casa il Seminario di Tortona.
- Fu eletto Procuratore Generale in Roma il P. D. Francesco Faurio da Trento.
- Non fu accettata la permuta dei benefici semplici di Tortona, con la cura di S. Maria de Casali.
- Non fu accettato il luogo di Biella.
- Decreto che nell'accettar alla professione, nessuno abia voce nella Congregazione che non sia maggiore di anni 20.
- Che si abbruccino li scacchi, e sia gastigato chi gioca.
- Che il P. Cancelliere sia deputato a prendere possesso dei beni de nostri Professi, non esclusi però li Superiori locali relativamente agli effetti esistenti nella loro città, dandone ragguaglio al detto P. Cancielliere, ed al Generale, ed al Capitolo.
- Che coloro i quali rivelaranno li segreti della Religione, o diffameranno in qual si voglia maniera siano per triennio privi di voce, e soggetti ad altre pene, secondo la qualità del delitto da infliggersi eziandio da Superiori locali, consultando il P. Generale se la cosa fosse importante.
- Che il P. D. Francesco da Trento fabrichi alcune case presso S. Silvestro per utilità della Religione.
- Fu accettato alla professione Giannantonio (forse Giovanni Battista, musicista, Ndr) de Rossi da Genova» (ACS, p. 119-121).